| no gli ho inventati io, ma se devo ex sincera...ho preso un leggero spunto da pita ten...ma proprio leggero...XD la storia l'ho sognata di notte!!XD^^
cmq...eccovi il 1 capitolo!!!!
Capitolo 1 Trevor: un ragazzo molto particolare!
Estate. Si, l’Estate! la stagione che qualsiasi ragazzo attende dopo nove interminabili mesi di scuola, il periodo preferito dalle ragazze per cercare il fidanzato o per abbronzarsi, i momenti indimenticabili si vivevano solo durante le vacanze estive! Per tutti era così, tutti meno un ragazzo. All’interno del laboratorio di scienze della scuola Hinoka, famosissimo liceo frequentato solo dai più ricchi di Shibuya, vi era Trevor Kighu, diciassettenne assai particolare e molto apprezzato dalle ragazzine della scuola più piccole o più grandi che fossero. Ciò che catturava l’attenzione delle sue “fan” era il suo atteggiamento misterioso e quasi da “play-boy” che trasmetteva, ma quante in realtà lo conoscevano davvero? Nessuna delle ragazze con cui era uscito o che aveva frequentato era mai stata capace di dirgli sinceramente “ti amo” o che gli voleva bene, forse era per questo che Trevor passava le sue giornate tra esperimenti di chimica e lo studio di ufo o di alieni…ebbene si! Era questo ciò che caratterizzava il giovane protagonista, le sue passioni e hobby dedicate ad argomenti in un certo senso non corrisposti dalle sue pretendenti, come l’esistenza degli alieni, la chimica, gli insetti, ma soprattutto, ciò che più lo incuriosiva erano i fantasmi. Trevor si trovava all’interno del laboratorio di scienze, teneva fra le mani due boccette contenenti un liquido dal colore verdino. T: coraggio…lentamente o salterà tutto in aria! Stava per versare il contenuto nell’ampolla colma di un liquido blu, era concentrato al massimo quando nella stanzetta, munita di zaini e borsoni entrò urlando la migliore amica del ragazzo seguita da Chibi, l’adorabile coniglietta della biondina,nonché sua fedele mascotte! S: Trevor!!!!!!! Insomma che ci fai qui al chiuso con un sole che splende così??! Il ragazzo spaventato dal trambusto creato dalla ragazza rovesciò tutto in una volta il prodotto della boccetta e, come da lui previsto precedentemente, esplose tutto l’esperimento che Trevor mandava avanti da circa tre ore. T: Saki…mancava così poco alla fine! Comunque…sto bene qui…non ti preoccupare. Poi vorrei terminare l’esperimento! È da un po’ che vorrei mischiare questi due composti chimici per creare alcune particelle che infine… S: Trevor…certo che sei proprio un tipo originale! Va bene dato che se starei qui sarei solo d’impiccio, anche perché non capisco granché di chimica, vado via…ti aspetto a casa mia oggi pomeriggio così mi aiuti con i compiti di Biologia, ok? Il ragazzo aveva già ripreso il suo lavoro e annuendo rispose alla domanda della ragazza la quale, sorridendo, andò via salutando l’amico con un bacio sulla guancia. Arrivò il pomeriggio. Il diciassettenne dopo sette ore passate in laboratorio portò a termine l’esperimento, appuntò sul suo blocco tutti i gesti compiuti, fece qualche schizzo riguardanti le varie fasi del lavoro riuscito e infine fece una foto al risultato finale. T: Bene! Ora a casa, devo vedermi con Saki e preparare la cena a Nakaru e Nicole! Guardò l’orologio, erano le sette e un quarto, il sole stava già per tramontare. Decise di chiamare l’amica e avvertirla che si sarebbero visti il giorno seguente. Fece per uscire dall’aula quando sentì qualcuno piangere, pensava di essere solo nella scuola, si guardò intorno incuriosito ma non vedendo nessuno e capendo di essere in ritardo mise da parte la curiosità e tornò velocemente a casa dove le sorelline lo attendevano. T: Sono tornato! Nakaru! Nicole! Ci siete!? I passi veloci delle gemelline risposero alla domanda del ragazzo N e N: Ciao fratellone!! Sei in ritardo! Ha chiamato Saki…dovevate vedervi oggi? Il ragazzo agitato corse verso il telefono T: E’ vero! Saki!! Mi ero dimenticato di chiamarla…speriamo non sia arrabbiata Compose velocemente il numero e rispose subito la ragazza T: Saki!? Ciao sono io…scusa per oggi sono rimasto in laboratorio fino a tardi! S: va bene…ti perdono! Però domani mattina da me! Se osi andare a scuola anche domani…ti vengo a prendere e ti porto qui con la forza. Intesi!? T: ok…scusami ancora! Però l’esperimento l’ho finito sai? È venuto molto bene domani te lo mostro ho fatto anche una foto! S: Va bene, il tuo entusiasmo è notevole! Ti diverti davvero tanto fra esperimenti e libri difficili vero? T: Certo! Non so perché le persone non capiscano quanto è bello scoprire cose nuove e non solo in ambito scientifico ma anche per quanto riguarda il mondo in generale! S: certo…io però ti capisco ed è proprio questa tua particolarità che mi porta…a volerti bene Trevor! Saki era imbarazzata ma allo stesso tempo davvero sincera…d’altro canto Trevor, come in tutti questi lunghi anni non aveva capito il senso della frase che l’amica gli aveva appena detto e con immensa disinvoltura rispose T: Anche io ti voglio Bene Saki! Bhe…ci vediamo domani ciao! S: si…a domani Chiusero la conversazione, e la ragazza ancora imbarazzata da quella insolita dichiarazione andata nuovamente a vuoto sussurrò S: lo so Trevor ma…il mio ti voglio bene è diverso dal tuo... Trevor dopo aver cenato si buttò esausto sul letto, rilesse tutti gli appunti sui suoi esperimenti, prima quelli riguardanti la chimica, poi la biologia, la fisica e la fantascienza con numerose immagini e fotografie raffiguranti alieni, i loro ufo e le sofisticate navicelle spaziali. Infine l’argomento che il blocco di Trevor trattava era una materia insolita, fuori dal comune…si…al diciassettenne attirava in modo particolare il quesito sull’esistenza degli spiriti e dei fantasmi. Nonostante fosse un ragazzo curioso e intelligente, non possedeva molto materiale riguardante questo campo. Spense la Lampada, rimise a posto il suo quaderno per gli appunti e si addormentò. Cominciò a sognare, un sogno insolito. Non si vedeva altri che una ragazza, non si intravedeva il volto perché coperto dai lunghi capelli mori, era vestita con un lungo abito nero e piangendo sussurrava una melodia triste e malinconica. Trevor guardava affascinato la figura femminile comparsa in sogno poi timoroso si avvicinò e domandò T: Chi sei? Qual è il tuo nome? La ragazza si voltò spaventata, guardò il ragazzo con sguardo perso e timidamente domandò ?: Tu…riesci a vedermi? Trevor rimase incantato da quanto era bella e rispose con un timido si ma sentendo quella risposta la misteriosa fanciulla scappò T: aspetta! Dimmi il tuo nome! Ti prego! Non sentì più nulla e si svegliò di colpo T: Che sogno strano…chi era?...Era bellissima…proprio…un sogno Prese il quaderno e disegnò la ragazza della sua visione T: Non era un sogno comune…la rivedrò me lo sento e quando accadrà le domanderò il suo nome. Una fata dagli occhi blu… Il sole cominciò a splendere nel cielo, Trevor si svegliò, fece colazione, si vestì e salutando le sorelline si diresse nella casa di fronte, quella di Saki. Suonò il campanello chi venne ad aprire era l’amica la quale molto agitata esclamò S: Trevor! Ho avuto una notizia fantastica che ti potrà interessare! Il diciassettenne sorpreso e curioso domandò T: Di che si tratta!? La ragazza sorrise maliziosamente S: C’è un fantasma nella scuola!
Spero vi piaccia!!!XD
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