Suikoden V

Il gioco prende il via nel regno di Falena, un regno matriarcale, dove vestiremo i panni del principe ereditario (ereditario di poco visto che solo le donne possono salire al trono). Figli della regina Arshetat, vi ritroverete ad indagare su alcuni misteriosi avvenimenti che hanno ridotto un ridente e prospero villaggio in un luogo desertico e inospitale. Ben presto scoprirete che la responsabile di questo altri non è che la regina stessa, che nel tentativo di sedare una rivolta che poteva minare la stabilità del regno è ricorsa alla potentissima Runa del Sole, devastando il villaggio. Ma questa Runa sembra anche aver cambiato radicalmente il modo di fare della regina... Questo in breve è l'incipit del titolo che vi terrà sulla sedia un notevolissimo ammontare di ore per godervi a pieno la sua lungha trama.

Trama che rappresenta un po' croce e delizia del gioco. Perchè se da un lato non si dimostra certo avara di sensazionali colpi di scena, intrighi e tradimenti più o meno inaspettati, dall'altro è straordinariamente lenta nello svilupparsi. Le prime ore di gioco infatti vi presenteranno un enormità di personaggi e serviranno da motore per gli eventi che dopo la decima ora vi catapulteranno nel vivo di una storia che da quel momento in poi è molto coinvolgente. Il problema è avere la pazienza necessaria per arrivare a quel momento. Moti infatti lasceranno Suikoden V nelle primissime ore di gioco, causa una trama che in quella parte che forse è una delle più critiche di ogni titolo, non riesce a focalizzare l'attenzione e ad intrigare il giocatore. Complice di questo sono anche altri due difetti principali del gioco. Il primo è la totale assenza di un tutorial. Il gioco infatti presume che siate pratici del sistema adottato negl'altri Suikoden, e non vi spiega come gestire le numerose abilità, rune e il sistema di combattimento. Questo rende le prime ore un dolorosa sperimentazione a vostre spese mentre cercate di capire come utilizzare una data abilità o come sfruttare le formazioni. Ma se questo problema lo si risolve bene o male dopo qualche ora di gioco, purtroppo il secondo rimane constante durante tutto il titolo. Ovvero i caricamenti. Numerosi e abbastanza lunghi, se nelle parti avanzate smorzano piacevolmente la tensione tra un colpo di scena e l'altro, finiscono di affossare il già lentissimo ritmo narrativo delle prime parti del gioco. Nonostante tutto questo però, se siete disposti ad attendere e ad armarvi di pazienza, Suikoden si rivela un titolo straordinariamente vario, che fa suo punto di forza proprio la trama mai scontata e la narrazione molto ispirata che vi porterà a uno dei finali disponibili. Finale che sarà influenzato dalle vostre azioni e da una delle quest forse più complesse e vaste della storia del suo genere, la ricerca delle 108 stelle del destino (quest che non potrà che far impazzire i fan storici della saga). Questi (le stelle infatti sono persone) si riveleranno preziosi alleati che vi aiuteranno in una varietà tale di modi che sarebbe impossibile descriverli qui. Da sottolineare che non vi basterà trovare uno di questi per portarlo dalla vostra parte, poiché ognuno ha la sua sottotrama che si intreccia con la storia principale e con quella delle altre stelle. Questo fa capire in modo abbastanza efficace la profondità e la vastità del titolo che ci troviamo di fronte. Non mancano poi minigiochi come i duelli uno contro uno, gestiti con un sistema molto semplice ed efficace e le più complesse battaglie campali che prenderanno la forma di uno strategico in tempo reale. Non che la strategia e la varietà manchi nel sistema di combattimento a turni. Grazie alle formazioni, infatti, potremo scegliere come affrontare ogni scontro e non sarà una semplice scelta di posizione. Ogni personaggio renderà al meglio se messo nella sua posizione ideale e attaccando il giusto tipo di nemico. Dovremo quindi scegliere accuratamente chi schierare e in che posizione per massimizzare gl'effetti dei nostri attacchi e le nostre capacità offensive. Inoltre ogni formazione è dotata di una particolare abilità che aiuterà nello scontro, assieme alle abilità che potremo equipaggiare ai vari personaggi. Tattica ed esperienza quindi daranno ben presto i loro frutti che avremo modo di osservare durante i frequentissimi scontri casuali.

La realizzazione tecnica è buona, con personaggi abbastanza caratterizzati e dal design mai banale. Tutti gli ambienti sono resi in modo abbastanza efficace anche se l'inquadratura isometrica e il sistema di telecamere molto spesso non riescono esattamente a venire incontro alle esigenze del giocatore. Sopratutto in confronto alla grandezza degli ambienti. Le città infatti sono decisamente vaste, e qualche volta viene da chiedersi dove sia la necessità di fare ambienti così grandi che impongono numerosi e duraturi caricamenti. L'impianto sonoro è buono, con musiche molto ispirate ed evocative e un doppiaggio nella media, ma visto l'enorme numero di dialoghi e di personaggi e ovvio che qualche voce non sia esattamente perfetta. La giocabilità rappresenta il vero problema del gioco, visto l'inizio lentissimo e la totale mancanza di un tutorial. Ci vuole quindi una certa pazienza nelle prime fasi, ma superate quelle vi ritroverete in una trama così coinvolgente che ben presto dimenticherete le vicissitudini iniziali. La longevità è veramente straordinaria, e dovrete spendere un gran numero di ore prima di vedere la conclusione di questa lunga ed affascinante avventura. Tirando le somme Suikoden V è un titolo molto valido, penalizzato però da alcuni forti difetti che ne minano l'accessibilità e l'immediatezza. Se avete la pazienza di aspettare la decina di ore necessarie al gioco per entrare nel vivo verrete ampiamente ricompensati, altrimenti molto probabilmente lo lascerete nelle prime ore.