| ed ecco il nuovo capitolo...scusatemi è un pò lungo ma non sono riuscita a dividerlo...
XI° CAPITOLO La giornata procede velocemente tra pasti, allenamenti e chiacchierate davanti ad una partita di poker. La sera, dopo aver visto un bel film, i ragazzi si avviano alle loro stanze. “Senti Deidara, ma se vengo io in camera con te… così ad Itachi lasciamo una stanza da solo, starà più comodo, non credi?” “Sì, hai ragione!” Deidara entra nella stanza, prende al roba di Itachi e gliela lancia. Poi gli indica una porta tre stanze dopo. “Ok, grazie Kisame!” Ma il ragazzo moro non fa in tempo a distendersi nel nuovo letto che gli bussano alla porta. “Chi è?” “Io…Hebi” Itachi apre la porta. “Entra. Ma che ci fai qui?” “Voglio parlare un po’ con te. Deidara non mi capisce quando faccio questi discorsi.” “Ma a te piace, no?” “Non en sono più così sicura…” Itachi si siede sul letto. Appoggia la mano come per invitare Hebi a sedersi. Lei rimane sulla porta. “Siediti!” “Grazie.” Lentamente si avvicina al letto e si siede. Poi appoggia la testa sulla spalla di Itachi, lui le cinge le spalle con il braccio. “Dai, che dovevi dirmi…” “Non so, Deidara è cambiato…non mi ascolta più. Il sogno dell’altra notte era chiaro. Lui verrà ferito. Ma non mi vuole credere…” Gli occhi le diventano lucidi e li chiude, lasciando correre una lacrima. “Shh… dai non piangere. Se lui verrà ferito dobbiamo solo fare in modo di poterlo curare subito.” “Mh, si forse hai ragione. Ma adesso basta, mi sento patetica. È due giorni che non fo altro che piangere.” “Vuoi restare qui stasera?” “Posso?” “Certo, se non dà fastidio al tuo ragazzo.” “Non lo saprà…” I due ragazzi si mettono a fare giochi da tavolo. Ramino, burraco, scacchi, monopoli, arrivando alle quattro del mattino, ridendo e scherzando, stuzzicandosi e divertendosi. “Adesso stai meglio?” “No, giochiamo un’altro po’.” “A cosa, Poker?” “Strip poker!” “Hebi!” Esclama Itachi. “Io non voglio leticare con Deidara.” “No, tranquillo.” Itachi da le carte, ma intanto pensa. Cavoli sono contento però…non voglio che loro si lascino. Ma che dico! E’ inutile che faccio finta di essere buono. Io sono contento se si lasciano…mi sento davvero idiota. La partita procede a favore di Hebi, che piano piano toglie maglia, scarpe e calzini ad Itachi. Mentre lei si è tolta solo le scarpe. “Se ti do partita vinta la chiudiamo qui?” “Vuoi davvero smettere? Sii sincero Itachi…” Itachi la guarda negli occhi. Un profondo abisso grigio-verde. I capelli rosso sangue, il corpo snello e sinuoso. Lei china la testa. “Allora?” “Continuiamo.” Circa mezz’ora dopo la partita è finita, ed Itachi ha decisamente perso. Hebi raccoglie le carte e le posa sul comodino, passando vicino ad Itachi. Si gira verso di lui, lo guarda, poi si siede su di lui e lo bacia. Il ragazzo si lascia trasportare. Lentamente Hebi si spoglia, poi si distende su di lui e gli scioglie i capelli. Continuano a baciarsi. “Hebi, ma…tu…” “Shh!” dice Hebi appoggiandogli un dito sulle labbra “Non voglio più saperne di Deidara…domani finirà, e faremo finta che stasera non sia mai esistita.” “Non credo che riuscirò a dimenticarla.” Ancora un bacio, poi dolci carezze e piccoli morsi…
Distesi sul letto abbracciati, continuano a parlare. “Non al dimenticherò questa serata, Itachi. Con Deidara non è mai stato così…” “Ci sono rimasto male quando ho scoperto che stavate insieme…” “Già…Ora dormi io devo tornare nella mia stanza, prima che Deidara venga e ci trovi.” “Sì, hai ragione.” Un’ ultimo bacio. “A dopo.” “A dopo.” La ragazza se ne va verso il salotto e si siede sul divano a leggere davanti al camino. Dopo circa una mezz’ora arriva Kisame. “Gia sveglia?” “Non ho dormito, così sono venuta qua a leggere.” “Vado a preparare la colazione…Fra un po’ arriva Deidara, si stava vestendo.” “Ah! Sì, grazie.” Dice Hebi continuando a guardare il libro. Deidara arriva e si siede vicino a lei, si sporge per baciarla. Lei si scansa, posa il libro e lo guarda. Lui ha una faccia sconvolta. “Deidara, devo parlarti…” Il ragazzo deglutisce. “Io credo che tra noi non funzioni, siamo molto diversi. Ultimamente, non c’è più ciò che c’era all’inizio.” “Sì, hai ragione…lo stavo pensando anche io.” “Quindi non sei arrabbiato?” Chiede la ragazza, incredula, aggrottando la fronte. “No, tranquilla…poi mi ero accorto che ti piace Itachi, e penso che voi due stareste molto bene.” “Grazie Deidara, sei davvero un buon amico!” Dice la ragazza abbracciandolo. Itachi arriva, fa finta di niente e se ne va in cucina da Kisame. “Ehi! Buongiorno!” “ ‘giorno!” “Ti vedo stanco…” Itachi ha una faccia tremenda e occhiaie gigantesche. “Non ho dormito molto…” “Tieni, beviti questo!” Kisame gli dà una specie di tisana e il ragazzo si riprende subito. “Grazie.” “Credo che Deidara ed Hebi si siano lasciati.” “Ah si?” “Me lo aspettavo. Itachi, ad Hebi piaci tu.” “Cosa te lo ha fatto pensare?” “Come vi guardate, come scherzate insieme. E se n’è accorto anche Deidara, ieri c’ho parlato. Ha detto che non è un problema, ormai con Hebi non c’è più feeling e non vuole perdere l’amicizia né sua, né tua.” “Bhè è un ragionamento maturo.” “Sì, non me lo sarei mai aspettato da lui.” Poi i due ragazzi portano la colazione sul tavolino in salotto. Deidara ed Hebi stanno chiacchierando normalmente come buoni amici. “Allora ragazzi?” “Kisame, come vedi, siamo amici.” “Avete dimostrato di essere entrambi molto maturi, sapete?” “Grazie, che c’è per colazione?” “Oggi mi ha aiutato Itachi. Pancake col mascarpone e cioccolata calda.” “I pancake li ho preparati io!” “Allora li assaggio subito!” Dice il ragazzo biondo. Poi passano i giorni e i ragazzi continuano a stare distanti. Dopo un paio di settimane però Itachi non ce la fa più e, dopo l’allenamento, dice ad Hebi di doverle parlare. “Dimmi?” “Io non ce la faccio più. Mi piaci da impazzire e non ho intenzione di lasciarti andare ancora per molto.” Il ragazzo si avvicina, lei si appoggia al muro. Lui appoggia una mano sul muro sopra di lei e la bacia. “Fermo! La telecamera!” “Oh! Accidenti!” “Non importa, vieni…” Salgono le scalette e tornano su. Hebi sussurra qualcosa a Kisame. Lui va giù. Mentre inserisce la password sul computer e cancella la registrazione del bacio, pensa che sono davvero una bella coppia. Poi torna su. “Però! Che bell allenamento!” “Ah ah!” “Sì è stato molto bello!” Dice Hebi guardando Itachi. Deidara non capisce e guarda Kisame e gli altri due in continuazione, cercando di capirci qualcosa. LA sera Kisame racconta a Deidara del bacio “Che carini! Perché l’hanno cancellato?” “Credevano che ti desse fastidio.” “No! Sono contento per loro…non si devono preoccupare.” “Buonanotte.” “Notte.” I due ragazzi si addormentano tranquilli. Itachi ed Hebi si avviano verso al stanza della ragazza. Lei gli insegna il codice. Poi il ragazzo la porta verso il letto, mentre si baciano, la stende e continua a baciarla un po’ violento. “Ehi! Cosa ti prende?” “Io ti desidero! Non ho mai desiderato niente così!” “Allora non ti fermare…” Lui la stuzzica, fa in modo che anche lei lo desideri. Le bacia il collo e i seni. Poi l’accarezza e lei lo implora di smetterla. Solo allora lui l’accontenta. I loro corpi si muovono quasi allo stesso tempo, fino allo sfinimento. Quando si separano lei si addormenta quasi subito. Lui le scosta i capelli dal viso e le bacia la fronte. Poi se ne va a dormire in camera sua.
Ditemi se vi piace...perchè questo proprio non sono sicura che mi sia sortito bene...
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