| eccomi... ci siamo io e il 5° capitolo!!!
V° CAPITOLO “Perfetto! Siamo arrivati...” “Dove?” “Qui!” “Ma siamo in mezzo alla foresta!” “Uffa! Ma non ci vedi?” Itachi si sforza un po’ di vedere oltre la realtà. E poi scorge un cerchio bluastro un po’ trasparente. “Un portale…” “Ci sei arrivato? Era l’ora!” “Ma…allora?!” “Forza, andiamo!” Hebi gli prende la mano e corre dentro il portale. Si trovano davanti una specie di rifugio. “Dove siamo?” “Shh!” “Dove siamo?” Sussurra Itachi. “A casa di papà…” “Cosa???” “Shhhh!Non urlare!” Camminano ancora un po’ arrivando in fondo ad un lungo corridoio. “Padre?” Hebi urla chiamando a gran voce Orochimaru. Poi Itachi sente un’aura. “Però…sei tornata…ormai è da tanto che ti aspetto…” Dietro di loro appare Orochimaru. Itachi spalanca gli occhi e rimane incantato, indietreggiando un po’. “Oh…ciao caro, non ti avevo visto.” “Padre smettila! Non sono venuta qui per prendere tè e pasticcini!” “Ah, no?!” “Ma dai! Dopo quasi dieci anni torno per fare salotto? No! Voglio sapere che hai in mente!” “Niente…” “Certo! E io sono un’ angelo!” “Ah ah! Sei sempre la solita…ironica, maleducata, scontrosa, volgare, testarda e…bella! Proprio come tua madre…” “Zitto! Non nominarla! Non hai il diritto! L’hai fatta morire per il potere! Sei orrendo! Io stessa sono solo un tuo orrendo esperimento!” Orochimaru con uno scatto arriva vicino a Hebi. Lei si blocca e spalanca gli occhi. <<sono finita…>> Il padre l’abbraccia, poi comincia a stringerla, per un’ istante rimane ferma per risentire il calore delle braccia del padre sulle sue. Poi comincia a dimenarsi e cercare di liberarsi, avendo ormai intuito che non è un’ abbraccio di affetto. “Lasciami!” “No! Non ti lascerò di nuovo. Tu sei il mio esperimento migliore. Il mio primo, perfetto esperimento. Sai è così che stringevo tua madre…” “Fanculo! Lasciami!” Hebi continua a dimenarsi, poi si ricorda di Itachi. “Itachi! Vattene! Ora!” “Cosa?!” Itachi ancora ad occhi sgranati si guarda intorno senza capire cosa fare. Orochimaru sbatte Hebi al muro e la colpisce forte allo stomaco. “Vattene…I-ta-chi…” “A noi due Itachi…” “Tu! Quella è tua figlia! Ed è mia compagna! Come osi trattarla così?” Orochimaru ridacchia. “Non lascerò che tu tratti così Hebi!” “Ah…ecco, ora si spiega. Ti piace mia figlia, non è vero?” “Tu…cosa stai dicendo!?” <<itachi non ti distrarre!>> “No! Non mi piace Hebi! E’ soltanto normale istinto ninja…si difende sempre il compagno. Una squadra… la prima cosa che deve avere una squadra è la capacità reciproca di difendersi e proteggersi sempre! E per di più… in una squadra… bisogna sempre dimostrare affetto ai compagni…e io non ti permetterò di torcerle un altro capello!” “Dimostralo!” Itachi si infuria e si prepara alla battaglia richiamando lo sharingan. I due cominciano a scontrarsi: dopo vari scambi di colpi di kunai e shuriken sembra che nessuno dei due debba vincere. Poi Orochimaru con un colpo sleale e scorretto sembra ottenere la vittoria. <<non posso farmi battere! Devo proteggere Hebi! Lei ha dimostrato di essere potente…io invece! Devo usare lo sharingan ipnotico, altrimenti qui non se ne leva le mani!>> “Cosa hai intenzione di fare?” “Ho intenzione di finirti!” Esclama il ragazzo richiamando lo sharingan ipnotico. “Ah! Interessante! Non sapevo che fossi ai livelli di mia figlia! Sorprendente!” “Tzè… illuso! Mai sottovalutare il nemico!” Itachi riesce ad ipnotizzare Orochimaru il tempo necessario per liberare Hebi, che subito si alza e lo prende per mano, correndo via, incurante della ferita allo stomaco. Attraversano il lungo corridoio e il portale tornano nella foresta e attraversano un altro bel pezzo di strada prima che Hebi si fermi e, con forza, abbracci Itachi. Lui la stringe forte. “Grazie…” “Tu…?Mi hai ringraziato?” Dice Itachi guardandola intensamente nei profondi occhi grigi. Hebi sorride. “Non mi credevi capace di provare sentimenti?” “No non è questo… è che credevo mi considerassi come un’ oggetto da rubare al villaggio…” “Veramente?... Non l’ho mai pensato…” Sorride di nuovo. Lui le accarezza la guancia e la ragazza chiude gli occhi, come per resistergli. Poi si stacca dal suo abbraccio. “Scusa… dobbiamo andare…” Itachi sorride. <<sembra sempre più bella… non so se riuscirò a resistergli ancora a lungo…>>. Continuano la loro corsa infinita verso l’ignoto. Ad un certo punto Hebi si ferma e cade in terra in ginocchio, rannicchiandosi e stringendosi lo stomaco. Itachi le va subito vicino, ricordandosi della ferita fattagli da Orochimaru. “Testarda! Dovevamo fermarci subito, come ti avevo detto!” Hebi continua a gemere e poi cade priva di sensi. “Hebi? Svegliati! Oh! Accidenti!” Poi vede una rientranza nella roccia. Prende in collo Hebi e la porta nella caverna. Decide di andare a cercare acqua e erbe mediche. Quando torna Hebi non c’è più. “Accidenti! Dov’è adesso! Quella ragazza è incorreggibile! Non gli sembra di esagerare! LA ferita non el guarirà mai se continua così!” Lascia cadere la roba e si gira di scatto, ritrovandosi ad un palmo di naso da Hebi. “Sono andata a prendermi l’acqua…” Sorride lei. Ma non fa in tempo a finire la frase che cade di nuovo. Itachi la sorregge e la riporta distesa. “Andiamo… riposati…smettila di fare resistenza…sei ferita!” “Ho sottovalutato l’attacco di mio padre e mi sono sforzata, un po’ anche per orgoglio…ma il mio corpo non ha resistito…” Sorride in modo sarcastico. “Non sono perfetta come sembro…non sono la macchina che dice Orochimaru…” “Zitta! Riposati e basta!” Itachi comincia a preparare strani intrugli con el erbe raccolte, mentre Hebi si addormenta. Al suo risveglio si ritrova Itachi con in mano un bicchiere con uno strano intruglio. “Bevi.” “Cosa? Ti aspetti che beva quella roba?” “Forza! Fai poche storie…” Hebi butta giù l’intruglio mentre lo guarda un po’ preoccupata. Poi un po’ sorpresa esclama. “E’ buono! E funziona! Che roba è?” “Niente di particolare…rianima le capacità curative del chackra, portandole al loro massimo. Fra poco la ferita sarà chiusa e non ti ricorderai neanche di averla. Però il tuo chackra sarà inutilizzabile per almeno ventiquattr’ore.” “Che cosa?E se veniamo attaccati cosa pensi di fare?” “Ti proteggerò io…” “Mah…sei proprio strano…” “E’ notte riposati, domani vorrai ripartire immagino…” “Ma..!?” “Farò io la guardia stanotte…tu pensa solo a riposare…” Itachi si alza e va fuori. Hebi sorride. << Grazie Itachi…sei la seconda persona che dimostra di tenere a me…>> FINE
uhuh ok in questo capitolo si capisce che voglio creare una storia fra Hebi e Itachi...è un pò troppo chiaro però....=.='...dimmi se ti piace...
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